Oggi come oggi essere presenti online è basilare. Non importa che si abbia un’attività che vende prodotti o un business che, invece, ruota attorno ai servizi: fare marketing sul web aiuta a raggiungere un pubblico più vasto e mirato. Nel momento in cui ci si approccia a questo mondo, però, è necessario essere consapevoli degli errori da non fare. Quali sono? Nelle prossime righe, ne abbiamo elencati alcuni.
Focalizzarsi su un unico canale
Facciamo un esempio concreto, ossia quello di un artigiano che crea e vende gioielli. Instagram – piattaforma che è possibile sfruttare anche per l’influencer marketing – è un contesto senza dubbio utile sia per la brand awareness, sia per l’aumento delle vendite vere e proprie (il social commerce è una tendenza che non accenna a perdere quota).
Attenzione, però: focalizzarsi su un singolo canale può essere rischioso. Come ci ha insegnato il blackout dei social dell’ecosistema di Menlo Park avvenuto lo scorso 4 ottobre, i business che non si approcciano strategicamente a diversi canali – nel caso sopra citato, può essere opportuno parlare anche di e-commerce sul sito ufficiale, che deve essere adeguatamente ottimizzato per i motori di ricerca – sono destinati ad avere grossi problemi.
Non destinare budget per le sponsorizzate social
La portata organica – ossia la visibilità gratuita – dei post social, soprattutto su Facebook e Instagram, è praticamente nulla. Alla luce di ciò, bisogna lasciare andare totalmente il pensiero che vede queste piattaforme come gratuite. Se si ha intenzione di intercettare un pubblico numericamente consistente ma soprattutto di farsi vedere da persone potenzialmente interessate alla propria attività è fondamentale stanziare un budget per le inserzioni.
Essere presenti ovunque
Il bello del web marketing riguarda l’ampio numero di strumenti disponibili. Questo permette ai vari business che si affacciano al web di scegliere la soluzione più adatta al proprio target.
Ragionare in quest’ottica significa, per forza di cose, essere consapevoli del fatto che non è necessario essere presenti ovunque. Se, per esempio, ci si rivolge a un mercato B2B, avere un profilo su TikTok significa non solo sprecare risorse, ma anche, nel caso in cui lo spazio in questione dovesse essere visto dal proprio target, mandare un messaggio disorientante.
Non essere aperti al cambiamento di strategia
Il web marketing non è una scienza esatta. Quando si valutano i dettagli della presenza sul web della propria azienda o attività professionale, bisogna farsi trovare pronti a dei cambiamenti. Molto utile al proposito è il cosiddetto A/B testing. Molto diffuso nell’ambito del social advertising, prevede la pubblicazione di annunci con caratteristiche lievemente diverse riguardanti sia il copy, sia le immagini. Con i dati di entrambi in mano, si può comprendere quale contenuto funziona meglio.
Trincerarsi nel “Ho preparato questa inserzione, ci ho messo tempo e creatività e deve andare bene per forza” non è rischioso, di più!
Trascurare la qualità dei contenuti testuali
Una branca importante del marketing online è la SEO (Search Engine Optimization). Grazie a questa disciplina estremamente complessa, è possibile migliorare la visibilità di un sito sui motori di ricerca a fronte dell’inserimento di specifiche parole chiave.
Fondamentale a tal proposito è la redazione di contenuti testuali di qualità. Risparmiare su questo aspetto e procedere al copia e incolla dei testi di altri siti è il miglior modo per subire una penalizzazione da parte del motore di ricerca.
Non lavorare sulla qualità del prodotto e del servizio
Il marketing online non è la panacea di tutti i mali. Se un prodotto o un servizio non sono di qualità o semplicemente non rispondono alle esigenze del mercato, non ci sarà campagna che tenga: non si venderà nulla. Ecco perché, prima di investire nel web, è bene fermarsi un attimo e farsi domande in merito all’adeguatezza del proprio business e della proposta commerciale.