Negli ultimi tempi, il Long Covid e più in generale la pandemia da Coronavirus ha cambiato definitivamente le nostre vite. Da un giorno all’altro, dal primo caso segnalato in Italia e poco dopo il primo decesso in Veneto, la nostra esistenza non è stata più la stessa.
Alcuni studi hanno approfondito il Long Covid, ovvero i sintomi del Coronavirus che si protraggono nel tempo, sebbene non si sia più positivi alla malattia. Tra la sintomatologia più frequente, in tanti hanno segnalato di soffrire di insonnia e di ansia, ma non solo. Conosciamo le manifestazioni più frequenti della malattia secondo quanto afferma l’Istituto Superiore di Sanità.
Cos’è il Long Covid
C’è un momento particolare che permette di farci tirare un sospiro di sollievo: l’esito negativo del tampone molecolare. Significa che siamo guariti, che non possiamo più trasmettere la malattia alle persone care e agli sconosciuti in giro per la città. Eppure, dietro la guarigione, c’è l’ombra di un mostro invisibile: il Long Covid.
Sono in netto aumento i casi dei pazienti che segnalano alcuni sintomi precisi dopo l’avvenuta guarigione. Una manifestazione di disturbi di cui prima non si soffriva: il The Lancet, la nota rivista medica, ha inoltre affermato che non è così raro come si crede soffrire di Long Covid. Pare, infatti, che ben 3 pazienti su 4 registrino dei sintomi con il trascorrere del tempo.
Uno studio cinese condotto a Wuhan tra i mesi di gennaio e maggio ha preso in esame 1700 pazienti. Dopo un’accurata analisi di laboratorio e test fisici, ben il 76% continuava a registrare dei sintomi abbastanza comuni, troppo per credere che non ci fosse una connessione con il Covid-19.
A riguardo, è intervenuto anche Bin Cao, il direttore dell’unità di pneumologia e terapia intensiva al China-Japan Friendship Hospital di Beijing. Il Covid-19 è una malattia nuova, e pertanto è necessario comprendere quali possano essere le conseguenze sul lungo termine.
I sintomi nel corso del tempo
Anche l’Istituto Superiore di Sanità – ISS – è intervenuto di recente per mettere un punto sulla sintomatologia. In molti pazienti sono stati riscontrati, infatti, mialgie, febbre, astenia o fatica. La manifestazione clinica del Long Covid non è uguale per tutti: una valutazione medica sulla salute è importante in questo senso. Se si dovessero manifestare o registrare alcuni sintomi, è bene parlarne con il proprio medico di base e segnalare immediatamente l’evento.
Le manifestazioni del Long Covid vengono suddivise in due categorie: generali e organo-specifici. In questo caso, nei sintomi generali si registrano una sorta di debolezza muscolare, dolori diffusi alla schiena, alla spalla e a muscoli, una stanchezza eccessiva. Possono anche avvenire degli episodi frequenti di disturbi del sonno o di riduzione dell’appetito.
Per quanto riguarda, invece, i sintomi organo-specifici, si fa riferimento a eventuali problemi polmonari, tra cui affanno, tosse persistente o dispnea. Non sono esclusi anche sintomi neurologici – impressione di dimenticare qualcosa, riduzione della memoria o scarsa concentrazione – disturbi vascolari o gastrointestinali.
In mezzo a tali sintomi, rimane fondamentale capire un aspetto importante: la valutazione medica e della storia clinica. Infatti, alcuni sintomi possono essere dovuti ad altro, ma vengono ugualmente confusi con il Long Covid. Pertanto, rimane indispensabile discutere con il proprio medico e segnalare segni e sintomi specifici di Long-Covid.
In ultimo, non bisogna sottovalutare nemmeno l’aspetto psicologico della malattia: debilitante e stancante, il Covid ha nettamente cambiate le nostre vite, anche in coloro che fino ad oggi non hanno contratto la malattia.